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COSTA RICA: QUANDO IL PACIFISMO È GARANTITO DALLA COSTITUZIONE

10 Novembre 2022
COSTA RICA: QUANDO IL PACIFISMO È GARANTITO DALLA COSTITUZIONE

La Costa Rica è uno dei pochi paesi sviluppati al mondo ad essere completamente demilitarizzato: questo paese è infatti noto per essere dichiaratamente pacifista e insieme a Panama (dal 1990) e Haiti (dal 1995) senza forze armate. 

Sempre nell’America Centrale, Grenadine, Santa Lucia, Saint Vincent e Saint Kitts & Nevis dispongono di eserciti esclusivamente per questioni di sicurezza interna, mentre Grenada è completamente sprovvista di forze armate da quando è stata invasa dagli Stati Uniti nel 1983. 

Lungo le strade di San Josè, capitale dello stato centramericano, è ancora possibile percepire lo spirito pacifista che aveva accompagnato il processo di democratizzazione ispiratore della nuova costituzione dell’ormai lontano 7 novembre 1949. 

Il pacifismo è stato saldamente incastonato nell’assetto istituzionale del paese, risultando così particolarmente evidente nella distribuzione dei poteri. A mantenere tale equilibrio contribuisce su tutti il ruolo svolto dal sistema giudiziario, in particolar modo dalla Sala Costitucional della Corte Suprema fondata nel 1989. 

Questo modello viene considerato dagli esperti come piena espressione del concetto di tradizione pacifista nell’intrecciato labirinto delle dottrine giuridiche. Bisogna comunque ricordare che la Costa Rica offre a pieno titolo un esempio di stabilità democratica e sociale particolarmente consolidata in America Centrale e Latina, a differenza degli altre nazioni che costantemente sono state teatro di brutali conflitti interni e colpi di stato. 

La democrazia è diventata fondamentale per le strutture della Costa Rica già durante gli ultimi decenni del XIX secolo, interrotta esclusivamente per il regime dittatoriale del 1917/19 e dalla guerra civile del 1949 che terminò proprio con l’adozione della costituzione attualmente in vigore. 

La guerra civile ha svolto così una parte fondamentale, quasi uno spartiacque, poiché ha permesso di sancire il divieto di formazione di un esercito nazionale costaricano, oltre a costituire i principi di libere elezioni e suffragio universale. Inoltre l’assetto istituzionale non prevede alcuna configurazione del ministero della difesa in quanto i casi pratici relativi a materie di sicurezza estera e interna vengono gestite direttamente dalle forze di polizia e dalla guardia civile, che fanno direttamente riferimento al ministero della pubblica sicurezza e dell’interno.

La vocazione pacifista della Costa Rica è riscontrabile anche nella gestione e nei fini delle relazioni internazionali volte alla propagazione della stabilità politica e sociale in tutta l’America Latina, come un riflesso dell’immagine stessa del paese. 

Cooperazione multilaterale con tutti i vicini, tranne che con il Nicaragua a causa di dispute relative ai confini territoriali dei due stati. 

Ad accentuare questa peculiarità della Costa Rica è la presenza dell’Università di Studi per la Pace delle Nazioni Unite e degli uffici della Corte interamericana dei diritti umani, presso San Josè. 

Quella che ci sembra una piccola realtà dell’America Centrale risulta essere quindi un grande modello, fondamentale per tutte le nazioni che aspirano a ottenere uno stabile equilibrio politico, sia in ambito nazionale che internazionale, facendo della smilitarizzazione il perno del loro progetto costituzionale.

Si tratta pur sempre di una Repubblica che si estende per oltre 51.000 chilometri quadrati con una popolazione di più di 5 milioni di abitanti di cui quasi il 30% nella capitale San José.

Insomma… una dimensione non certo da poco!

Lorenzo

L’ Ambasciatore della Costa Rica, Ronald Flores Vega, spiega perché l’ONU ha scelto il suo Paese come sede principale delle varie Università per la pace. 

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