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DITTATURA E DESAPARECIDOS. A QUANDO LA SPARIZIONE DELLE DITTATURE?

7 Agosto 2023
DITTATURA E DESAPARECIDOS. A QUANDO LA SPARIZIONE DELLE DITTATURE?

I dolorosi eventi che colpirono l’Argentina negli anni ’70 e in particolare il contesto in cui questi si verificarono furono: la dittatura militare che governava la Casa Rosada, guidata inizialmente da Jorge Videla, Emilio Eduardo Massera e Orlando Ramon Agosti, la quale portava avanti a livello nazionale quella che, per i metodi usati per zittire il dissenso, era chiamata guerra sucia (“guerra sporca”).

Le violazioni dei diritti umani perpetrate in quegli anni non si limitano ai sequestri immotivati da parte della polizia (desaparecidos, appunto). Il rapporto “mai più” del 1984 della Commissione Nazionale per la Scomparsa di Persone  parla di centinaia centri di detenzione clandestini, processi sommari, pestaggi,torture abusi sessuali, ustioni, uso scariche elettriche, capovolgimenti, bendaggi, assassini, sparizione dei corpi. Tristemente famosi erano i voli della morte: i prigionieri, narcotizzati, venivano buttati in mare da un aereo, ancora vivi, e lasciati morire.

Il governo più rilevante precedente ai militari era stato quello di Juan Domingo Peron, in carica dal 1946 al 1955 e poi brevemente nel 1973-1974, tanto influente da creare una corrente di pensiero (il peronismo), che però non gli evitò l’esilio in Spagna. In un mondo in guerra fredda, diviso tra Stati Uniti e Russia, egli si era proposto come terza via tra capitalismo e socialismo.

Gli anni tra il 1955 e il 1973, erano stati violenti, in cui si erano succeduti circa 10 militari al potere. Nel 1974 Juan Domingo morì e il governo passò alla moglie, Isabel, non all’altezza, che lasciò operare Jose Lopez Rega, ministro del Welfare e capo della Tripla A (Allenanza Anticomunista Argentina), che finanziava illecitamente.  

Il 24 marzo 1974 Isabel Peron fu destituita e sostituita con il triumvirato Jorge Rafael Videla (Esercito), che esercitava il comando effettivo, Emilio Eduardo Massera (Marina) e Orlando Ramon Agosti (Aeronautica) con l’obiettivo era riorganizzare il Paese.

Fu dichiarato lo stato di assedio, furono abrogati i diritti costituzionali e sospese le attività politiche e di associazione, giornali e sindacati sequestrati. Le vittime principali dell’azione della giunta furono studenti, sindacati, lavoratori e donne. Nel 1981 un golpe interno alla giunta sostituì il primo triumvirato con un altro costituito da Roberto Eduardo Viola Prevedini, Armando Lambruschini e Omar Domingo Rubens Graffignai, che aumentò il numero di sparizioni forzate e il grado di violazione dei diritti umani. Questa formazione durò nove mesi.

Il terzo trio fu Leopoldo Galtieri, Basilio Arturo Ignacio Lami Dozo, Jorge Anaya, che presagendo la fine della dittatura, come colpo di coda decisero di inviare soldati nelle Falklands, rivendicandole come argentine (sotto il nome di Malvine) in quanto ex colonia spagnola. Si scatenò così la reazione del Regno Unito, che in meno di due mesi vinse per superiorità di mezzi e preparazione e confermò il proprio status di superpotenza. Galtieri si dimise nel 1982 e nominò l’ultimo militare, Reynaldo Bignone, che indisse le elezioni democratiche per il 30 ottobre 1983, vinte da Raul Ricardo Alfonsin.

Galtieri aveva fatto scomparire 9.000 oppositori, mentre Bignone, responsabile del centro di detenzione clandestino “il campito”, decise di far sparire la documentazione sui desaparecidos. Tutti i generali furono portati a processo nel 1985.

Ma chi sono i desaparecidos?

 L’espressione desaparecidos (letteralmente “scomparsi” in spagnolo), si riferisce alle persone che furono arrestate per motivi politici, o anche semplicemente accusate di avere compiuto attività “anti governative” dalla polizia dei regimi militari argentino, cileno e di altri paesi dell’America latina, e delle quali si persero in seguito le tracce.

Tipico del fenomeno dei desaparecidos fu la segretezza con cui operarono le forze governative; gli arresti e i sequestri avvengono spesso di notte e in genere senza testimoni, così come segreto rimaneva tutto ciò che seguiva all’arresto. Con il ritorno alla democrazia, e la pubblicazione del rapporto “mai più”, fu possibile conoscere che molti di loro furono detenuti in campi di concentramento e in centri di detenzione clandestini, torturati e infine assassinati segretamente, con l’occultamento delle salme in fosse comuni o gettati nell’Oceano Atlantico o nel Rio de la Plata con i cosiddetti voli della morte.

Un altro fenomeno riguardava il rapimento dei figli delle detenute, per poi farli crescere in famiglie favorevoli alla dittatura. Molto spesso le famiglie adottive non conoscevano le origini dei bambini, ignorando quindi il trattamento orrendo riservato ai genitori biologici.

Come scrive Marco Bechis, regista di “Garage Olimpo” e “Hijos”: “la memoria è la capacità di ricordare il passato e riconoscere nel presente tutte le situazioni che gli assomigliano. Quindi serve ad agire oggi e non deve essere solo qualcosa che funziona con 50 anni di ritardo. La memoria è l’unico strumento che può impedire il ripetersi di errori”.

La storia dell’Argentina sarà per sempre macchiata dal sangue dei desaparecidos e “Nunca Mas” (Mai più) è il grido che risuona ed esplode da tutte le associazioni mondiali di tutela dei diritti umani.

Per la redazione

Alessia Giurintano

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