TANTI AUGURI SCOMODI PER L’ANNO 2024!!!
A te che sei un giovane e stai cercando la tua strada, ti auguro di essere felice, di trovare nuovi stimoli e nuove opportunità che ti facciano crescere, di ritrovare la luce nei momenti bui e di sconforto, di non credere a chi ti scoraggia nel perseguire i tuoi sogni e di dare ascolto a chi crede in te!
Cristina
A te che non credi più nel voto come strumento di cambiamento politico, vorrei augurare di trovare il tempo per riflettere sul tuo posto in questa società;
Vorrei augurarti di fermarti un attimo, guardarti attorno, e realizzare che, se adesso sei liber* di decidere chi amare, cosa fare del tuo corpo, di scegliere per te stess*, è solo grazie a chi, prima di te, ha votato. La democrazia si basa sui nostri voti, senza è solo un guscio vuoto, pronto a collassare su sé stesso.
Quindi, per il prossimo anno, ti auguro con tutto il cuore di riprendere possesso della tua coscienza politica, e andare a votare quando sarà il momento, perché solo così riusciremo ad andare avanti.
Gianluca
A te che ti godi l’arrosto meticolosamente preparato per impressionare i parenti mentre ci sono coloro che si accontentano di una zuppa tiepida. Nel momento in cui tanti guardano al nuovo anno con propositi di migliorare un’esistenza già privilegiata, altri si trovano ad affrontare un futuro incerto e pieno di ostacoli. In sintesi, mentre molti sono immersi nei loro sogni personali, ci sono coloro che possono solo sognare la vita altrui. I miei auguri vanno dunque ai 154.526 profughi che, dal primo gennaio 2023, hanno raggiunto la penisola italiana, percorrendo innumerevoli chilometri, affrontando condizioni estreme e un pericoloso viaggio, per infine arrivare sulle nostre coste. Auguri a coloro che sono accolti nei centri di prima accoglienza o in quelli per il rimpatrio, spesso in condizioni difficili. Auguri a chi è oggetto di una retorica politica che li dipinge come un problema per la crescita del nostro paese. E, infine, auguri a coloro che subiscono le conseguenze di scelte politiche guidate più dalla propaganda che dalla volontà di gestire efficacemente la situazione, come evidenziato dall’ultimo memorandum tra Italia e Albania sulla gestione dei flussi migratori.
Gugliemo
A te che ti ripetono che “è un sport da maschi”. A te che sarai sempre “signorina”, anche con una laurea e una professione. A te che se ami un’altra donna, “hai una storia difficile” o “sei troppo brutta per un uomo”. A te che biologicamente sei uomo ma hai un contatto e un dialogo con le tue emozioni e allora “sei una checca, sei una femminuccia”. A te che anche se farai una transizione “non sarai mai una vera donna”. A te che “sarai donna solo quando sarai madre”. A te che ti hanno fatto a pezzi “perché ti amavo troppo”.
A te che hai subito violenza per aver manifestato la tua femminilità . A te che hai denunciato. A te che non hai denunciato. A te che hai urlato e a te che sei rimasta in silenzio. A te, vorrei dire che non sei sola, solo e solu. Che la tua battaglia e il tuo dolore è visibile e percepibile.
Ti vedo, ti sento e ti credo. Con fervore e resistenza continuiamo lottare per esistere, ma insieme in questo 2024.
Alessia
A te che sei un uomo, medio come tanti, come me. Accetta di essere fragile. Impara la differenza tra forza e violenza, tra autorevolezza e autorità, tra responsabilità e potere. Comprendi i privilegi, che magari non conosci, che ti ha regalato la storia e fanne presto a meno. Non dare niente per scontato. Impara a fare sesso e disfati del possesso. Abbraccia l’amore che si prende cura di qualcosa e di qualcuno senza altro desiderio che non sia la speranza.
Fabrizio
A te che hai subito patologizzazione e violenza medica ti auguro di riuscire a conoscere il tuo corpo così affondo da sapere qual è la medicina giusta per te. Ti auguro di vivere la tua vita non attraverso la lente di malat*/anormale che ti vuole essere imposta, ma accogliendo i cambiamenti del tuo corpo come tappe di una vita che è solo tua.
Sara
A te che stai lottando contro una dipendenza, e ti senti attanagliato da una morsa che non ti lascia respirare né vivere, non ti fa vedere le cose come realmente sono, ti fa attraversare spasmi corporei che non riesci a controllare e ti emargina dalla società perché non puoi più correre come corrono tutti gli altri. Ti auguro di riuscire a trovare dei giorni per ascoltarti a fondo, prendendoti ogni secondo necessario per ritrovare la forza di arricchire la tua vita. Ti invito a tenere lontani tutti gli agenti negativi che incontrano e scontrano il tuo cammino e di non esitare mai a chiedere aiuto a chi pensi possa capirti.
Elisabetta
A te che sei amico della nonviolenza coltiva la tua amicizia e portala nelle strade e nelle piazze.
Che il tuo sguardo possa essere sempre puro e lucente e la tua anima brillare nel mondo pacificato dall’amore
Rossano
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