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Memoria es Futuro

23 Maggio 2024
Memoria es Futuro

La nostra esperienza come operatori dei Corpi Civili di Pace a Buenos Aires in terra argentina è iniziata in un momento storico particolare, di grande cambiamento politico e sociale, caratterizzato dall’elezione democratica di un nuovo presidente e dall’accendersi del popolo argentino, in protesta contro le nuove politiche economiche e sociali.
Quando siamo arrivati a novembre 2023, l’Argentina era un coacervo di tensioni per il ballottaggio presidenziale che avrebbe visto spazzata via l’opzione peronista e vincitore l’attuale Presidente in carica, Javier Milei.
Oggi l’Argentina è in fiamme: il pueblo teme le ricadute delle misure economiche immediate e le conseguenze politiche a lungo raggio che il nuovo governo vuole realizzare. Gli ambienti militanti antimperialisti e anticapitalisti riorganizzano la lotta e a colpi di assemblee sindacali e manifestazioni, fanno sentire la loro voce. “In Argentina quando il potere impone misure ingiuste, scendiamo in strada”, commenta Mariana, la nostra referente nonché attivista per i diritti delle vittime del terrorismo di stato.
Il nostro progetto CCP si inserisce in modo curioso all’interno di questa cornice per diverse ragioni, ma prima di spiegarle, citiamo il titolo emblematico del nostro progetto: “Nunca más: per un’educazione alla pace e alla memoria in Argentina”.
In primis va specificato che la nostra azione si concentra in una zona specifica della periferia di Buenos Aires, ovvero Lanús.
Questa è la sede sia del nostro ufficio, sia del target a cui le attività che organizziamo sono maggiormente indirizzate. Il cuore del progetto si incarna nella parola “memoria”, a cui potremmo aggiungere quelle di “verità” e “giustizia”. Stiamo, infatti, investigando sul periodo della dittatura militare in Argentina (1976-1983) e, sulla base di un archivio storico in nostro possesso fornito da organizzazioni locali militanti, stiamo aggiornando un database sui desaparecidos, le vittime del terrorismo di Stato.
L’obiettivo è quello di formulare una lista aggiornata di vittime e fornire supporto agli avvocati dei crimini contro l’umanità che in Argentina continuano a portare avanti le cause contro gli imputati genocidi. Questa attività di ricerca si lega poi ad altre attività complementari, quali organizzazione di eventi, conferenze e attività anche all’interno di scuole, che mirano a sensibilizzare sui valori della democrazia e sul tema della memoria storica.
L’avvio di “Nunca Más” non poteva capitare in un momento più opportuno in quanto nei settori di militanza per i diritti umani e la memoria, si teme soprattutto il clima di negazionismo e revisionismo storico che accompagna il Presidente, incarnato dalla sua Vicepresidente Victoria Villarruel, la quale non ha mai nascosto l’astio per la forma errata in cui è stata narrata la storia dei desaparecidos e rivendica apertamente i diritti dei militari condannati dalla giustizia.
Nonostante “Verità, Memoria e Giustizia” in Argentina sia politica di stato, dopo anni sono stati messi in dubbio i crimini commessi dalla dittatura civico-militare del 1976-1983. Pur tenendosi lontano da azioni di militanza e analisi di parte, “Nunca Más” opera schierandosi dalla parte della verità, della ricostruzione storica e dei diritti umani, portando avanti la bandiera di “Memoria è Futuro”, anche titolo del festival che abbiamo realizzato per riflettere assieme al pubblico del conurbano bonaerense sulle minacce che derivano dall’oblio e la mancanza di responsabilità cittadina.
Molte sono le altre iniziative che bollono in pentola e attendiamo i prossimi mesi per vedere come riusciremo a dar loro forma!

Per la redazione
gli Operatori e le Operatrici del Corpi civili di Pace
in servizio in Argentina con CESC Project e Gondwana
Eleonora, Giulia, Marco e Ylenia

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